mercoledì 23 ottobre 2013

Seconda parte della lettera al Papa

Questi uffici P.Lino li adempì con somma diligenza e per essi sopportò disagi di ogni genere. Immenso fu il bene da lui operato tr i carcerati e iccorgendi, dai quali era molto amato e diremmo quasi venerato. Fra di essi operò molte conversioni e così pure fra gli ammalati negli ospedali o nelel case private, ove era semrpe bene accettato anche da quelle persone che non ne volevano sapere del sacerdote.

Aveva pure grande asceendente sui rivoltosi, riuscendo con la sua presenza a impedire devastazioni agli edifici sacrsi, come successe nel 1907 alla chiesa di S. Maria Bianca dei Carmelitani Scalzi nell'Oltretorrente e nel 1908 e 1914 a quella della SS. Annunziata, salvate dall'incendio per il suo intervento. Così pure negli assembramenti egli cercava di mettere pace e di unire gli animi, raddolcendoli sempre con i suoi discorsi pieni di carità.
Il 14 maggio 1924, compiendo un atto di carità - la raccomandazione di un disoccupato al Cav. Barilla - P. Lino chiudeva il suo cammino sulla terra: una paralisi cardiaca suggellava il ciclo di 58 anni di una vita (1866 - 1924) piena di carità e di totale dedizione al Signore. 
Tutta Parma fu scossa dalla sua morte. I funerali furono una vera apoteosi. La salma rimase esposta per quattro giorni, perché migliaia di persone di ogni condizione si recavano senza tregua a vedere per l'ultima volta il loro padre e benefattore. Dietro insistenti suppliche dei carcerati volelro portarla a spalla, oltrepassando il limitare delle Carceri. E fu cosa meravigliosa che, riavendosi dalla commozione, nessuno approfittò di simile occasione per fuggire. 
Sulla tomba del Servo di Dio al cimitero è un continuo affluire di fedeli che, in forma privata e spontanea, si recano a pregare e venerare questo apostolo della carità, portando fiori e lumi. Ed essedno tale affluenza sempre aumentata a mai interrotta, dopo 18 anni dalla morte del Servo di Dio, si aprì nelal Curia Vescovile di Parma, il 25 luglio 1942, il Processo Informativo sulel sue virtù eroiche. Non sono mancate né mancano tuttora grazie ottenute per l'intercessione del Servo di Dio, anzi esse vanno aumentando col crescere del numero dei suoi devoti.

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